L’importanza dell’efficienza della filtrazione

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L'utilità della filtrazione nella manutenzione

Contaminazione presente in un sistema idraulico catturata dopo l'inserimento di un filtro magnetico

Inserire filtri magnetici OEI in abbinamento ai filtri standard permette di aumentare la capacità di filtrazione catturando particelle anche inferiori a 1 µm.

Con questa soluzione, semplice e lavabile, si migliora la pulizia del circuito a vantaggio di una minor usura dei componenti con conseguente riduzione dei fermi macchina improvvisi ed un possibile allungamento dell’intervallo di cambio dell’olio.

SERIE 4000 - 5000​

Barilotti con aste magnetiche disegnati per essere installati direttamente in linea su qualsiasi circuito sia prima che dopo le pompe.

Questi barilotti sono utilizzabili con qualsiasi tipo di liquido ad es. combustibili, lubrificanti, emulsioni, acqua, e consentono la piena esposizione del fluido al campo magnetico delle aste così da catturare anche la più piccola particella di contaminante ferroso.

Non causano cadute di pressione per il circuito e sono di facile pulizia e ispezione.

FILTRI AD Y (SERIE 5000-Y)

I filtri ad Y OEI sono in grado di catturare le impurità ferrose e non tramite l’adesione statica e il trascinamento fino a livelli inferiori al micron.

La serie 5000-Y offre una restrizione di flusso minima ed evita che i contaminanti dannosi possano passare attraverso pompe idrauliche o tubazioni causando un’usura prematura ed eventuali guasti che potrebbero arrestare la produzione.

Approfondimento tecnico
COSA DICE ISO 4406 (Metodo di codifica del livello di contaminazione)

Codice ISO 4406
Il codice ISO 4406 (versione 1999) suddivide la distribuzione particellare in tre settori cumulativi (>4 µm, >6 µm, >14 µm) ed assegna ad ogni settore un codice, secondo la tabella allegata.
La classificazione è quindi composta da tre numeri, dei quali il primo descrive la quantità di particelle maggiori di 4 µm (tutte, anche quelle grandi), il secondo la quantità di particelle maggiori di 6 µm (cioè quelle maggiori di 4 µm meno quelle comprese tra 4 µm e 6 µm), il terzo solo quelle maggiori di 14 µm (cioè quelle che normalmente sono considerate le più pericolose).
Ne consegue che in ogni caso il 1° numero è sempre il più grande, perchè comprende gli altri due, e così via.

Esempi:
• un fluido con codice 21/12/11 contiene quasi solo particelle di piccole dimensioni
• un fluido con codice 21/21/21 contiene solo particelle di grandi dimensioni

Si tratta di una classificazione nata per i fluidi idraulici e ben presto applicata a tutti settori dell’industria. 

Esempio pratico e visivo della differenza di codici ISO

Da queste analisi risulta il codice pulizia ISO 22/21/18. Significa che ci sono da 20,000 a 40,000 particelle più grandi di 4µm per ml di olio, che corrispondono a 238 kg di sporco che continuano a circolare nel sistema in un anno